La Domotica secondo Apple
HomeKit è il nome scelto da Apple per indicare un ambiente di sviluppo all’interno del quale realizzare applicazioni nell’ambito della Domotica e Intenet delle Cose (IoT).
Apple per prima sta sviluppando prodotti e molte “App” dedicate, ma lasciando ampio spazio ai programmatori terzi ed alle altre industrie (Apple dichiara collaborazioni con 50 brand anche se nello Shop on line italiano al momento la disponibilità non pare così elevata). Questa è una scelta strategica opportuna, ma anche obbligata: infatti mai come nei momenti di esplosione di una tecnologia, occorre fare “Massa critica” di prodotti per affascinare l’utente finale e raggiungere il successo commerciale più che per la bontà del sistema. “E poi ne rimase solo uno” è più della citazione di un film, è quello che spesso capita nel mondo della tecnologia, e se non uno solo, probabilmente pochi.
I prodotti già sviluppati sono nelle categorie: luci, porte, clima, sensori, prese e interruttori, tende; ma è anche compatibile ad elettrodomestici “Smart” quali tostapane, frigoriferi, lavatrici … posto che questa sia una necessità e non una moda cavalcata per fini commerciali.
Il sistema HomeKit permette di collegare un dispositivo iOS (I-Phone, I-Pad per es.) alle app che controllano gli apparecchi e i sistemi compatibili della casa per comandarli e farli interagire con un’unica interfaccia. Inoltre i comandi preimpostati e programmati possono essere trasmessi a voce tramite Siri, purchè naturalmente ogni dispositivo e azione siano stati preidentificati da un nome univoco.
Schematizzando:
Home manager è il componente che gestisce
- la casa e le varie stanze (identificate da un nome univoco).
- gli Accessori (i dispositivi connessi) che interagiscono con le applicazioni tramite l’iDevice.
- I Servizi (e Gruppi di servizi) sono le funzionalità di ogni accessorio
- Le Caratteristiche sono la parte interattiva del servizio. Una lampadina accesa o spenta. La lettura della temperatura stanza da un termostato, il reimpostare la temperatura di una stanza in un termostato.
- Le Azioni sono ciò che un dispositivo può effettivamente fare. Abbassa la serranda del garage, chiudi a chiave il portoncino di accesso, spegni la luce, abbassa la temperatura.
- Set di Azioni, gruppi di azioni da eseguire insieme: “Buonanotte” abbassa le tapparelle, chiudere a chiave la porta di casa, spegnere tutte le luci ed attiva l’allarme nel giardino.
- Gli Interruttori, mettono in atto i set di azioni in momenti predefiniti.
La Domotica secondo Apple comunque prende molto sul serio la questione della sicurezza della casa domotica e la difesa della privacy degli utenti. La connessione tra iPhone e smart device è crittografata end-to-end (punto a punto), l’aggiunta di un nuovo Accessorio e l’aggiornamento del database nell’HomeKit richiede un codice che usualmente si trova sulla confezione.
Conoscendo il marchio Apple sicuramente ci possiamo aspettare un sistema affidabile, ma sicuramente non così semplice come gli appassionati del marchio si potrebbero aspettare. Nessun problema per una singola esigenza specifica: si compra il sistema, si compra il prodotto voluto, lo si usa. Ma ogni casa non è standard e si differenzia per dispositivi compatibili presenti e le applicazioni pratiche più complesse, chiamate “scenari” sono tutte da pensare e programmare. La domotica non è un’evoluta intelligenza artificiale ma dà la possibilità di una programmazione, che però va fatta caso per caso, esigenza per esigenza.
Resta anche da capire quante delle suggestioni proposte dalle aziende siano esigenze reali e comodità auspicabili e non inutili complicazioni. Solo marketing? Esistono anche contraddizioni tecniche fra ciò che si vuole genericamente vendere e la realtà specifica. Uno degli esempi che compare più di frequente nella domotica è quello del risparmio energetico con la regolazione della temperatura dell’appartamento quasi momento per momento in base alle proprie esigenze: “Tornando a casa potete alzare la temperatura dell’appartamento prima di rientrare”, “Quando chiudete la porta di casa automaticamente si abbassa la temperatura”. Bello! …. Se fosse sempre vero! Nelle case realizzate negli ultimi anni si usano quasi sempre riscaldamenti con pannelli radianti a pavimento, quindi con elevata inerzia termica. Vuol dire che magari ci vogliono delle ore da quando si dà un comando a quando la temperatura si adegua! E magari dopo poche ore i ragazzi rientrano a casa da scuola. Certo se invece è la casa vacanza in montagna invece, preriscaldarla ha un senso. E magari anche spegnere o controllare il riscaldamento dal telefono, dopo che ci sono andati “I Ragazzi”.
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